Allestimento del Padiglione Rinasco
XIII UNESCO Creative Cities Network Annual Conference
COLOPHON
Progetto di allestimento:
ARCHISAL Studio Salmoni Architetti
Associati
Arch Raffaela Coppari con
Ing. Alessia Appolloni
Arch. Matteo Piastrellini
Arch. Maria Sole Fabrizi
Aspetti tecnici e controllo
delle realizzazioni:
Geom. Gianluca Zuccaro
Contributo alla scenografia:
Federico Maugeri
Progetto grafico:
OMNIA COMUNICAZIONE Srl
Realizzazione allestimenti:
GUIDOBALDI Srl
Service audio e video
MARCO ABETI LIGHTING
Videoproduzioni PIXEL
MULTIMEDIA STUDIO
DETTAGLI
Luogo:
Fabriano (An), Palazzo del Podestà
Committente:
Fabriano Città Creativa e Fondazione
Merloni
Anno di redazione:
aprile 2019
Anno di realizzazione:
giugno 2019
Il Padiglione RINASCO è stato allestito all’interno del Palazzo del Podestà in occasione della XIII Unesco Creative Cities Network Annual Conference, il più importante appuntamento internazionale della rete delle città creative Unesco, promosso in Italia da Maria Francesca Merloni, Unesco Goodwill Ambassador for Creative Cities.
Accanto a sette Padiglioni tematici ospitati all’interno di altrettanti spazi della città, il Padiglione RINASCO rappresenta un progetto speciale dedicato al racconto dei luoghi che hanno saputo reagire alle difficoltà, risorgendo grazie a innovazione, cultura, conoscenza e creatività. Curato da Maria Francesca Merloni e promosso della Fondazione Aristide Merloni, il Padiglione è organizzato su due livelli.
Il piano terra ospita la mostra “Save the Apps”: curata dalla Fondazione Aristide Merloni vede protagoniste le Terre d’Appennino (colpite da una serie di terremoti nel 2016), la città dell’Aquila (vittima del sisma del 2009), i progetti di Save the Apps, lanciati dalla Fondazione Aristide Merloni in collaborazione con Fondazione Vodafone e altri importanti partner privati per sostenere la rinascita dell’Appennino.
Il percorso continua al primo piano sotto la curatela di Francesca Merloni con il tema della città “antifragile”, della città che riesce a migliorare sé stessa nonostante eventi traumatici quali possono essere quelli di un terremoto e tante altre storie di (stra)ordinaria resistenza e tenacia da tutto il mondo. Si raccontano le esperienze di città nel mondo, quali Mosul (città simbolo dell’Unesco per la ricostruzione), Palmira e Aleppo, e le ricerche sviluppate in una stretta collaborazione con gli Atenei italiani su progetti di cooperazione internazionale con le Università delle Marche di Camerino, Macerata, Politecnica delle Marche e Urbino, con lo IUAV di Venezia, l’Università del Gran Sasso di L’Aquila, La Triennale di Milano e l’ISTAO di Ancona.
L’esperienza culmina nell’ultimo ambiente, quello dell’agorà, immaginato come una grande navata in omaggio al tragico incendio che un mese prima della inaugurazione aveva gravemente danneggiato la Cattedrale di Notre Dame, ideato per ospitare un fitto calendario di eventi con numerosi ospiti invitati a discutere sul tema della “città antifragile “.